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Grande Terremoto Cileno |
 E'
il più forte terremoto mai registrato, avvenne a
Valdivia il 22 maggio 1960 ed è conosciuto come
il Grande Terremoto Cileno, con magnitudo di
9,5° della scala Richter.
Dopo la scossa principale si registrarono una
sequenza di importanti movimenti della terra che
colpirono gran parte del sud del Cile, da maggio
a luglio.
Il terremoto fu avvertito in diverse parti della
Terra e causò uno tsunami che colpì diverse
località dell'Oceano Pacifico, come le Hawaii e
il Giappone e provocò l'eruzione del Vulcano
Puyehue. Morirono circa 3.000 persone e più di
due milioni rimasero ferite.
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Grande Terremoto del Kanto |
 Il
1 settembre 1923 il grande Terremoto del Kanto,
con magnitudo fra 7.9° e 8.4° della scala
Richter colpì la pianura del Kanto sull'isola
maggiore Giapponese del Honshu, con epicentro
sotto la baia di Sagami. La scossa durò da 4 a
10 minuti e distrusse Tokio, il Porto di
Yokohama, le città di Chiba, Kanagawa e Shizuoka
e in tutta la regione del Kanto.
Il bilancio fu di oltre 140.000 morti e 37.000
dispersi.
I danni furono incrementati dall'imponente
incendio che si sviluppò subito dopo la scossa,
causando distruzione di intere città.
L'episodio più raccapricciante fu la morte di
40.000 persone che si erano radunate in uno
spazio aperto a Tokyo pensando di essere
scampati al pericolo, che però vennero
incenerite da un tornado di fuoco.
Gli incendi durarono due giorni a causa della
mancanza di acqua.
Tokyo si trova vicino ad una faglia posta sotto
la Penisola di Izu dove, in media, vi verifica
un grande terremoto con una frequenza di circa
70 anni.
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Terremoto di San Francisco |
 Il
18 aprile 1906 un violento terremoto di abbattè
su San Francisco con magnitudo fra 7° e 8° della
scala Ritcher, con epicentro sulla costa di Daly
City a sud-est della città.
Le scosse iniziarono al mattino presto al largo
della Faglia di Sant'Andrea e furono avvertite
su tutta la costa dell'Oceano Pacifico
dall'Oregon a Los Angeles e all'interno fino al
Nevada.
Conseguenza del terremoto fu un grosso incendio
che provocò più vittime del sisma, morirono
infatti circa 3000 persone; la metà della
popolazione rimase senza casa.
Altre città che furono colpite dall'evento,
Santa Rosa, San Jose e l'area adiacente
l'Università di Stanford.
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Terremoto del Pakistan |
 Il
29 ottobre 2008 il terremoto in Pakistan, del 6°
della scala Mercalli, ha colpito la provincia
del Belucistan. La scossa ha avuto origine a 60
chilometri da nord di Quetta e 185 km a sud-est
da Kandahar in Afghanistan e ha provocato la
morte di oltre 200 persone.
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Terremoto del Perù |
 Il
5 agosto 2007 il terremoto del Perù, di
magnitudo 8° sulla scala Richter, colpì la costa
centrale del Peru e durò a circa tre minuti;
ebbe il suo epicentro a 150 km a sud-est di Lima
e una profondità di 39 km.
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Terremoto di Bam |
 Il
26 dicembre 2003, a Bam, in Iran, un
violentissimo terremoto distrusse in parte la
città e la sua fortezza, uno dei Patrimoni
dell'Umanità, fu dichiarata in pericolo.
Morirono circa 45.000 persone.
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Terremoto di Lisbona |
Il grande terremoto di Lisbona risale al 1°
novembre 1755, e interessò complessivamente una
superficie di 11 milioni di km2, con
un'intensità del 9° grado della scala Richter e
durata di circa 6 minuti.
Il sisma fu avvertito in gran parte dell'Europa,
dell'Africa e dell'America e provocò i maggiori
danni nella zona sud-occidentale dell'Europa.
I morti furono stimati da 60.000 a 90.000 e
10.000 in Marocco.
A Lisbona si verificò un'onda anomala, il mare
si ritirò lasciando il molo e la riva a secco e
successivamente un'onda di 15 metri si abbatté
sulla città. In Portogallo il terremoto provocò
frane sulle principali catene montuose.
All'interno del paese le scosse causarono frane
sui monti Rabida, Estrella, Julio, Marao e
Cintra.
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Terremoto di Northridge |
Il Terremoto di Northridge si è verificato il 17
gennaio 1994 con epicentro a Northbridge, alla
periferia di Los Angeles.
La magnitudo fu soltanto di 6,7° sulla scala
Richter, ma si registrò un valore della massima
accelerazione del terreno molto alto, mai
registrato prima nelle zone abitate dell'America
del Nord.
Morirono quasi 60 persone e oltre 10.000
rimasero ferite e si contarono immensi danni
alle infrastrutture e alle abitazioni in tutta
la contea di Los Angeles e nelle zone intorno.
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Terremoto nel subcontinente indiano |
L'8 ottobre 2005 ebbe luogo in una regione del
Pakistan, nel territorio del Kashmir, un
terremoto di magnitudo 7,6° sulla scala Richter,
che causò oltre 80.000 morti; l'epicentro fu
rilevato a Muzaffarabad, a circa 100 km a
nord-nordest di Islamabad ad una profondità di
circa 10 km.
I paesi convolti furono Afghanistan, India e
Pakistan.
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Maremoto dell'oceano Indiano |
 Il
maremoto verificatosi nell'Oceano Indiano, nel
dicembre 2004, è stato uno dei più sensazionali
disastri naturali avvenuti fra il XX e il XXI
secolo.
Ebbe inizio il 26 dicembre con un violentissimo
terremoto di 9° della scala Ritcher che colpì
l'Oceano Indiano al largo della costa
nord-occidentale di Sumatra, in Indonesia, a una
profondità di 30 km sotto il livello del mare,
all'interno del la nota area sismica detta
Anello di fuoco del Pacifico.
Successivamente ebbe luogo un maremoto con il
quale si svilupparono una serie di onde anomale
alte fino a 15 metri che colpirono ampie zone
costiere dell'area asiatica sotto forma di
giganteschi tsunami, che si manifestarono fino a
10 ore successive al terremoto.
Le regioni costiere colpite furono l'Indonesia,
lo Sri Lanka, l'India, la Thailandia, la
Birmania, la Malaysia, il Bangladesh, le
Maldive, la Somalia e il Kenya, raggiungendo
quindi luoghi distanti oltre 4.500 km
dall'epicentro.
Le vittime di questo evento sono state oltre
230.000, fra abitanti del luogo e turisti; molti
risultano ancora dispersi e gli sfollati
sarebbero fra i tre ed i cinque milioni.
 La
causa di questo terremoto sembra dovuta al fatto
che 1200 km di faglia della placca Indiana si
sia incastrata sotto a quella Birmana,
provocando l'innalzamento verticale del fondo
dell'oceano dalla parte della placca Birmana di
circa 10 m, creando una situazione ideale per
generare grandi onde anomale che viaggiando a
circa 800 km/h hanno raggiunto in breve tempo le
coste dell'Oceano Indiano, trasformandosi in
devastanti tsunami.
Nei giorni successivi furono avvertite scosse di
assestamento di intensità dai 5,7 ai 6,3° sulla
scala Ricther.
Nei giorni precedenti si erano verificati altri
terremoti nelle zone circostanti di intensità
abbastanza alte, dai 7° agli 8° sulla scala
Ricther che secondo le ipotesi degli studiosi
possono aver causato una reazione a catena fra
le placche della zona.
Questo è stato il quarto terremoto più potente
al mondo nella storia della sismologia e si
stima che potrebbe anche aver leggermente
alterato la rotazione terrestre, causando la
leggera diminuzione della durata di un giorno di
circa 3 microsecondi, compensata dagli effetti
ottenuti dalle azioni tra Terra e Luna.
Alcuni studiosi hanno ipotizzato che alcune
piccole isole a sudovest di Sumatra potrebbero
essersi spostate di circa 20 m e la punta nord
dell'isola si sarebbe addirittura spostata di
circa 36 m.
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Terremoto dello Shaanxi |
 Il
Terremoto dello Shaanxi o Terremoto della Contea
di Hua, di magnitudo 8° sulla scala Ricther è
stato il più grave terremoto per il numero di
vittime, circa 830.000; si verificò il 23
gennaio 1556 e furono colpite quasi 100 contee
nei dintorni dello Shaanxi. Le scosse di
assestamento proseguirono per sei mesi.
Molte delle vittime viveano in caverne
artificiali, scavate nella roccia sgretolabile,
che crollarono sotto il peso delle frane.
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Terremoto di Chichi |
Il terremoto di Chichi si è abbattuto il 21
settembre 1999 nel centro di Taiwan, con
magnitudo 7,3° sulla scala Ritcher, con
epicentro nella cittadina di Chichi, nella
contea di Nantou. Il terremoto si è sviluppato
sulla faglia di Chelungpu nella parte
occidentale dell'isola di Taiwan; la terra
intorno alla faglia in alcuni punti si sollevò
per 7 metri di altezza.
I morti furono 2.400, 12.000 i feriti epiù di
80.000 le abitazioni distrutte.
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Terremoto di Sichuan |
 Il
Terremoto di Sichuan è avvenuto in Cina il 12
maggio 2008, con epicentro nella Contea Wenchuan,
nella provincia di Sichuan, con magnitudo 7,8°
della Scala Richter.
E' stato avvertito fino a Pechino e Shanghai,
dove gli edifici hanno oscillato, in Pakistan,
in Thailandia e in Vietnam. Le vittime sono
state oltre 70.000
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Terremoto di Tangshan |
Il Terremoto di Tangshan definito anche il
Grande terremoto di Tangshan fu un vero e
proprio disastro naturale, il 28 luglio del
1976.
L'epicentro fu stabilito vicino a Tangshan in
Hebei e il numero delle vittime si aggirò
intorno a 300.000.
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Terremoto del Belice |
 Nella
notte tra il 14 e il 15 maggio 1968 un sisma di
magnitudo 6,4° della scala Richter colpì una
estesa area della Sicilia occidentale compresa
tra le Province di Agrigento, quella di Trapani
e quella di Palermo, che appunto si trovano nel
comprensorio denominato Valle del Belice.
Nella zona dell'epicentro i centri abitati
furono rasi al suolo e le strade erano state
letteralmente risucchiate dal terreno; questo
comportò anche ritardi e difficoltà nel prestare
soccorsi alla popolazione sopravvissuta.
Per aggravare la situazione, oltre a molte
scosse di assestamento, nei giorni successivi
una forte pioggia rese la zona un enorme
pantano.
I morti furono circa 400, oltre 1.000 i feriti e
più di 70.000 i senzatetto.
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Terremoto del Friuli |
 Il
terremoto del Friuli fu avvertito il 6 maggio
1976 con epicentro il monte San Simeone e la
città più colpita fu Udine. L'intensità fu di
6,4° sulla scala Richter e 10 ° sulla Scala
Mercalli.
La scossa interessò principalmente 77 comuni e
le aree limitrofe in Slovenia.
I morti furono circa 1.000 e 45.000 i
senzatetto.
Successivamente, l'11 e il 15 settembre furono
avvertite altre due scosse, rispettivamente di
8° e 10° della Scala Mercalli.
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Terremoto dell'Irpinia |
 Il
terremoto dell'Irpinia è avvenuto il 23 novembre
1980 nella Campania centrale e la Basilicata,
con magnitudo 6,9 della scala Richter, con
durata di circa 1 minuto e con epicentro nel
comune di Conza della Campania in provincia di
Avellino. Provocò più di 2.700 morti, quasi
9.000 feriti e 280.000 senzatetto.
Le province coinvolte furono Avellino, Salerno e
Potenza, ma gli effetti si risentirono fino a
Napoli e in altre province campane e della
Basilicata, per un totale di 70 Comuni
integralmente distrutti e circa 200 hanno avuto
danni al proprio patrimonio edilizio.
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